Luca Campestri - Spettri
€ 130
2022, cofanetto multiplo in cartone e pannello fonoassorbente continente 1 fotografia 10x15 cm firmata e numerata e 1 chiavetta usb con video di 6 min, Bologna, colophon Edizioni Studio la Linea Verticale.
La costituzione di un paesaggio ambivalente, intimo e perturbante, popolato di spettrali presenze affettive, in continua rielaborazione. Questo hauntological landscape, per usare il lessico derridiano, si situa nella dimensione virtuale di ciò che non è più ma continua a manifestarsi nella realtà e ciò che non è ancora ma i cui effetti precedono la messa in atto: queste le modalità dell’essere hauntologico, diviso tra coazione a ripetere e disgregazione mnemonica. L’installazione costituisce così quasi una macchina di lettura e generazione di una rappresentazione interiore annebbiata dall’insonnia, ambivalente, tra reale e immaginario, onirico e mnemonico, fisico e impalpabile.
L’immagine è il risultato di una conversione di fotografie affettive, parte del personale archivio dell’artista, attraverso l’uso di uno spettrogramma. Le immagini diventano, in questo modo, la matrice del suono prodotto dal video: per mezzo dell’attribuzione di un valore di pitch ed intensità a ciascun pixel, la foto diventa spettro sonoro.
Se il potenziale del linguaggio delle arti visive è la sua semanticità, la possibilità di generare nuove e più ampie sfere attraverso la composizione di singoli nuclei semantici, il potenziale del linguaggio sonoro consta invece della sua visceralità, della sua asemanticità e del suo rifiuto di mimesi del reale. Attraverso l’oscillazione da una all’altra dimensione l’opera tenta dunque di coniugare l’elaborazione di un universo visivo, mnemonico all’affezione che questo genera.
