Monica Mazzone, una verità cui si può solo tendere. Di Nicola Semprini Cesari
- Studio la Linea Verticale
- 14 mar
- Tempo di lettura: 3 min
Condividiamo il testo di Nicola Semprini Cesari per la mostra che, dal 20 marzo all'8 maggio 2025, arricchirà gli spazi dello Studio la Linea Verticale. Body-Broken-Bodies, mostra personale di Monica Mazzone, raccoglie una serie di opere inedite realizzate appositamente per l’occasione, nelle quali l’artista approfondisce la tensione tra equilibrio e precarietà, astrazione e presenza, logica e spiritualità.
Un’arte fondata sul linguaggio universale delle figure geometriche, sostanza di una razionalità cui l’artista affida il compito di formalizzare le norme che devono ordinare il flusso delle emozioni e indirizzare l’impulso creativo verso perfette forme assolute “che racchiudono l’essenza e l’essenziale - ossessione che non si può spiegare-”, immagini geometriche di una verità inconoscibile.

Una verità cui si può solo tendere, tensione racchiusa nel curvarsi delle linee, nel loro convergere in spigoli impossibili, che fanno balzare le statiche figure del piano in dinamiche strutture nello spazio, creando un linguaggio figurativo sospeso tra pittura e scultura, tra l’essere contingente del corpo e delle emozioni, e l’assolutezza dello spazio che lo ospita e delle leggi che le governano.
Una poetica intrinsecamente dialettica che consegue la sintesi nell’assoluto delle forme, destinata a trovare negli Elementi di Euclide - vivificati dalla mistica Pitagorica - le ragioni profonde di un linguaggio geometrico che già nel pensiero greco-antico era la via della verità.

La trattazione delle forme si avvale della geometria descrittiva, che riconduce a matematico rigore le esperienze della prospettiva rinascimentale e del successivo quadraturismo manierista. Così, le proiezioni ortogonali scompongono le strutture nelle loro forme elementari, poi riordinate in prospettive impossibili ma razionali, in perfetto accordo con il canone stabilito dall’artista.
Geometrica è pure la concezione dei colori. Stesi in rarefatte velature e racchiusi nel ristretto spazio cromatico compreso tra il verde/giallo e il viola/porpora - termini estremi e complementari di un dualismo che informa tutta l’opera dell’artista - hanno una forte valenza simbolica e psicologica.

Il verde è il colore dello stato interiore dell’equilibrio e della stabilità, dell’azione immanente, che riceve i suoi significati dall’armonia della natura nel suo eterno rinnovarsi.
Il viola è colore dello stato interiore della tensione e del mutamento, del contrasto emotivo, dell’azione trascendente, che Surrealimo e Simbolismo legarono inscindibilmente alla spiritualità e al mistero.
Il blu, medio naturale del verde e del viola, è l’ideale intersezione di questi colori, il superamento della loro contrapposizione dialettica nell’unità e universalità della sintesi.
Infine l’ambivalenza del grigio, che può emettere o assorbire la luce, “l’equivalente musicale della pausa, il colore delle ombre”, cui spetta la funzione di evocare lo spazio, svelando la tridimensionalità delle figure.
Ne derivano suggestive creazioni, che pur nel rigore del loro linguaggio, liberano l’immaginazione del fruitore, che può reinterpretarle attraverso l’unicità del proprio modo di ‘vedere’ lo spazio.
Nicola Semprini Cesari
Dettagli dell'evento:
Titolo: Body-Broken-Bodies
Artista: Monica Mazzone
Testo critico: Nicola Semprini Cesari
Durata: 20.03 - 08.05.2025
Luogo: Studio la Linea Verticale, via dell’Oro 4b, Bologna
Orari ordinari: Dal martedì al sabato, 16-20. Le mattine e gli altri giorni su appuntamento
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Per ulteriori informazioni: Studio la Linea Verticale | via dell’Oro 4b | Bologna www.studiolalineaverticale.it |info@studiolalineaverticale.it | +39 3920829558 / +39 335 604 5420 | FB/IG/IN: @studiolalineaverticale

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