ARTISTS
Sofia Degli Esposti
Tommaso Patacchini
TEXT BY
Sergia Avveduti
Luca Campestri
COLLABORATION
Ababo - Accademia di Belle Arti di Bologna
ON OCCASION
Open Tour 2024
HIDE AND SEEK
20.06 - 13.07.2024
INTRODUCTION
PDF EXHIBITION
PREVIEW
CRITICAL TEXTS
APPOINTMENTS
INFO
Anteprima: Studio la Linea Verticale in occasione di Open Tour 2024, in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Bologna, presenta la mostra Hide and Seek, bi-personale tra i giovani artisti Sofia Degli Esposti (Pittura - Cattedra Caccioni) e Tommaso Patacchini (Scultura - Cattedra Rivalta), presentata dai testi di Sergia Avveduti e Luca Campestri. Hide and Seek - (You won’t catch me around here) (1) Nascondere e cercare. Hide and Seek è il gioco che in italiano chiamiamo con il nomignolo di “nascondino”. Gli inglesi hanno saputo fare meglio di noi: Hide and Seek implica due azioni rilevanti, nascondere o nascondersi e cercare o cercarsi, laddove seeker può indicare il cercatore in senso ampio - spirituale, della verità, di avventura… Un ambiente disseminato di presenze nascoste che vanno cercate, l’equilibrio che tiene in piedi la mostra si basa sul gioco pluridimensionale del nascondino, tra le paradossali ombre luminose che si affacciano sui davanzali dei quadri di Sofia Degli Esposti e le classicheggianti figure incastrate ed incastonate nel magmatico gesso di Tommaso Patacchini. L’abilità sta nel rendersi capaci di distinguere i profili di sconosciuti individui tra gli strati di foglia oro e di guardare negli occhi i blocchi scultorei, ascoltando le opere d’arte con animista risoluzione. “Le opere parlano come le fate nelle favole” (3). Con poesia e melodia, in rima a volte, avvalendosi della metafora, ma mai direttamente, evidenziando l’enigma di cui sono portatrici sane. E allora nascondi e cerca, cerca e nascondi, perché la prima regola del gioco dell’Arte si riassume in queste semplici azioni: cerca quello che non conosci, quindi rendi visibile ciò che è invisibile e nascondi quello che già conosci, ricopri di mistero le cose già svelate, così che qualcun altro possa non riconoscerle e, di conseguenza, andarne in cerca - cerca di capire ciò che non comprendi e metti in discussione ciò che credi di sapere. Hai ragione Federico: l’Arte è incomprensibile. Sappi però che è proprio questa componente di incomprensibilità a renderla un’inesauribile fonte di meraviglia, infatti “non si tratta di comprendere le opere, ma piuttosto di cogliere il loro carattere incomprensibile (3).” 1) Imogen Heap, Hide and Seek, 2005, album “Speak for Yourself”, 4’ 29’’. 2) Theodor Adorno, Ästetische Theorie, 1970, Suhrkamp Verlag, Frankfurt a. M.; ed. it. a cura di F. Desideri e G. Matteucci, Teoria Estetica, Einaudi, Torino 2009. p.162. 3) Giuseppe Di Giacomo, «La questione dell’aura tra Benjamin e Adorno», Rivista di estetica [Online], 52 | 2013, online dal 01 mars 2013, consultato il 12 juin 2024. Paragrafo 28. Dettagli dell'evento: Titolo: Hide and Seek Artisti: Sofia Degli Esposti - Tommaso Patacchini Testi di: Sergia Avveduti - Luca Campestri Inaugurazione: 20 Giugno 2024, ore 15:00-23:00. Rinfresco ore 18-20 Durata della Mostra: 20.06-13.07.2024 Luogo: Studio la Linea Verticale, via dell’Oro 4b, Bologna Orari ordinari: Dal Mart. al Sab. 15.30-19 L'Inaugurazione: Il giorno inaugurale è previsto per il 20 Giugno 2024, dalle 15.00 alle 23:00. Dalle 18 alle 20 si terrà un rinfresco in galleria. Studio la Linea Verticale | via dell’Oro 4b | Bologna www.studiolalineaverticale.it - info@studiolalineaverticale.it | +39 3920829558 | in-fb-ig: @studiolalineaverticale Connettiti con noi: Segui gli aggiornamenti e le anteprime della mostra sui social media e condividi usando gli hashtag ufficiali: #studiolalineaverticale #hideandseek #opentour24
SOFIA DEGLI ESPOSTI
By Luca Campestri
Tutto il mio credo ristagna nel dubbio che sudicio e stanco si trascina nell’ombra, specchio del mio non sapere e di questo senso di abbandono.* L’opera di Sofia degli Esposti costituisce una ricerca descrittivo-contemplativa, che denota un più ampio atteggiamento di analisi della realtà, e che prende la forma di una riflessione sul medium. Al centro della ricerca è la foglia d’oro, utilizzata in quanto metonimia della luce, impressione superficiale della sua propagazione. Attraverso tale rielaborazione pittorica, l’artista riflette su una sorta di memoria dell’immagine, sul rapporto di dicotomia/identità che intercorre tra un’oggetto e l’ombra da esso proiettata. Le opere in mostra, parte del ciclo Respiro luce e scarto ossigeno (2024), constano delle ombre proiettate dai set finemente costruiti dall’artista, cristallizzate su superfici ceramiche per mezzo della foglia d’oro. Ne risultano immagini sospese sulla soglia tra astrazione e figurazione, le texture sottili di una realtà sensibile e quotidiana impresse sotto forma di negativi fotopittorici. L’opera costituisce così un punto di convergenza tra materiale ed etereo, una superficie di accumulo per un’esistenza in cui spiritualità e contemplazione coincidono. * Sofia degli Esposti, Respiro luce e scarto ossigeno, 2024
TOMMASO PATACCHINI
By Sergia Avveduti
Tommaso Patacchini ci coinvolge in un'esperienza estetica riferendosi al significato etimologico del termine Aisthesis che suggerisce l'idea di “sentire immediatamente per mezzo dei sensi e di provare stupore”. Ed è proprio la sensazione che si prova davanti alle sue opere costruite su riferimenti visivi rubati all'iconografia della storia dell'arte. Si tratta di richiami che si sovrappongono e contaminano raccontando lo scarto tra la realtà a frammenti e il modo in cui questa viene restituita. Le sculture in gesso sono create a partire da stampi in gomma usurati e scartati provenienti dall'Accademia di Belle Arti di Bologna. L'artista li ha recuperati e utilizzati per concepire un processo trasformativo di motivi tratti dall'antico: le singole parti si uniscono suggerendo l'immagine sospesa di una “spoglia inarcata”, come avviene in Leviatano, oppure appare rovesciata come nel bassorilievo dal titolo giocoso, Il Matto. L'opera La Ruota poggia sempre su una di queste facce, in un certo senso consumandole, dando alla figura un'inclinazione differente a seconda del volto sul quale il volume grava. L'opera si confronta con una temporalità complessa che incontra il passato della creazione e diffonde un presente mutevole, inteso come riverbero emotivo e concettuale del proprio sentire.
VERNISSAGE
Giovedì 20 Giugno ore 15-23
Rinfresco ore 18-20
Via dell'Oro 4B - Bologna
Subscribe To Our Newsletter
Be the first to know updates about Studio la Linea Verticale Gallery. Receive emails about new exhibitions, vernissage and events.