Lorenzo Balbi - Loopholes, l'installazione site specific di Giovanna Caimmi
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Studio la Linea Verticale sin dalla sua prima mostra si è affidata al contributo critico degli addetti del settore. Sebbene la curatela delle mostre sia direttamente legata alla galleria, per poter rimanere concentrati sulla nostra ricerca, riteniamo indispensabile invece l'apporto critico esterno, in grado di dare una chiave di lettura diversa dalla nostra. Le mostre della galleria, infatti, si dividono in due tipologie: il titolo tripartito, di concezione circolare, come Opaco-Spettro-Opaco o Terreno-Ultra-Terreno, indica una mostra curata dalla galleria, con sempre un riferimento testuale delle motivazioni e della riflessione ad essa legata, alle quali viene affiancato uno, o più testi affidati ad un critico o curatore. I titoli non tripartiti, invece, indicano che anche la curatela della mostra è affidata ad una figura terza, come nel caso de Gli arrabbiati del Battibecco. Si tratta, in questo caso, di mostre dalla forte valenza storico critica, atte a recuperare momenti storici del passato o che tentano di aggiungere un nuovo tassello e una nuova chiave di lettura alla storia dell'arte recente. Abbiamo avuto modo di collaborare e hanno scritto per noi dei testi critici figure di spicco del panorama artistico nazionale, critici di professione, direttori museali e professori universitari, quali Lorenzo Balbi, Tatiana Basso, Valerio Dehò, Lucrezia Ercoli, Pasquale Fameli, Olga Gambari, Carmen Lorenzetti, Roberto Mastroianni, Alessandro Mescoli, Maura Pozzati, Antongiulio Vergine e Maria Chiara Wang.