Lo stand di ArtVerona 2024, N4-Pad 12, che segnerà il debutto in main section della galleria Studio la Linea Verticale di Bologna, sarà un'esperienza che intreccerà arte e sacralità in un allestimento rigoroso e suggestivo. Ispirati dall’architettura delle chiese a navata centrale, disporremo le opere di 8 artisti in una simmetria perfetta, creando uno spazio che evocherà solennità e riflessione. Al centro dello stand, come un altare contemporaneo, si ergerà il dipinto di Claudio Valerio, fronteggiato dalla scultura "La Ruota" di Tommaso Patacchini. A vegliare su questo spazio centrale, troveremo le teste di Alberto Colliva, artista riscoperto dalla galleria, le cui opere offriranno una riflessione sulla condizione umana e sulla memoria, simili a reliquie che interrogano il passato con una presenza silenziosa e imponente. L’atmosfera sacrale sarà accentuata dalla cura nei dettagli cromatici e nelle scelte espositive: il blu, il rosso, l’ocra, il nero, il bianco e l’oro, disposti in equilibrio armonico, domineranno la scena, evocando l’incorruttibilità e l’eternità. Questi colori, carichi di simbolismo, costruiranno una liturgia visiva, invitando i visitatori a un viaggio di contemplazione e introspezione. Le pareti laterali dello stand, come colonne immaginarie di un tempio, ospiteranno le opere di Navid Azimi Sajadi, Valentina Palmi e Francesca Dondoglio, in un confronto visivo che evocherà la solidità e la verticalità dell’architettura sacra. Il monumentale "Trittico della Misericordia" di Monica Mazzone occuperà la parete esterna dello stand, fungendo da portale simbolico che introduce i visitatori a questa dimensione di sacralità artistica. Accanto all’altare, come ex voto preziosi, si troveranno le piccole opere dorate di Sofia Degli Esposti, gioielli di luce e simbolo di devozione contemporanea. Infine, dietro l’altare, creeremo una nicchia che richiamerà metaforicamente una cripta, uno spazio di raccoglimento in cui le opere degli artisti saranno esposte come voti silenziosi, reliquie di una devozione artistica che trascende il tempo, sospese tra memoria e spiritualità. Questo allestimento trasformerà lo stand in un vero e proprio luogo di culto estetico, dove arte, simbologia e spazio si fonderanno in una narrazione visiva profonda e intellettuale, capace di offrire un'esperienza che va oltre la semplice fruizione artistica.